Il pino era considerato un albero dai rimandi divini. L’albero era celebrato dalle popolazioni del Mediterraneo, fra le quali Etruschi, Greci, Celti e Romani. Si narra che un giovane abitante chiamato Atys, dalla celebre bellezza, riuscì a conquistare la Dea Cibele, diventandone passionale amante. Il Re di Pessinunte (antico regno di Mida), convinto che il ragazzo fosse stato soggiogato, decise di separarlo dalla Dea, offrendogli in sposa la propria figlia. Cibele andò su tutte le furie e si manifestò il giorno dello
Storicamente il pinolo è considerato un prezioso alimento afrodisiaco e stimolante per la fertilità. Tra l’antica popolazione dei Frigi i pinoli erano utilizzati per preparare un vino inebriante e afrodisiaco, in Grecia le pigne erano simbolo di fertilità e lo scrittore romano Plinio scriveva al riguardo: “i pinoli spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle parti virili”.